venerdì 19 Aprile 2024 4:10 am

I nostri padri nobili: una volta arbitri, si è arbitri per sempre

I nostri padri nobili: una volta arbitri, si è arbitri per sempre

L’ ultima RTO organizzata dalla sezione “Gino Nais” di Udine e tenutasi lo scorso lunedì 22 novembre presso la Dacia Arena, è stata l’occasione per celebrare coloro che ci piace definire come “i padri nobili”, ovvero tutti quei colleghi che sono nella famiglia “Aia” da parecchi anni, e che giorno dopo giorno dimostrano tutta la propria passione e dedizione verso l’attività arbitrale e associativa.

Dopo una breve introduzione del nostro presidente sezionale, Cristian De Franco, che ci ha ricordato quanto l’associazione rappresenti anche una nostra seconda famiglia, in grado di aiutarci a capire chi siamo e ciò che vogliamo diventare, i riflettori si sono spostati tutti sui nostri premiati. In particolare, durante la serata sono state conferite delle targhe celebrative a Dante Virili e Walter Stringaro, rispettivamente per i loro 70 e 60 anni di tessera, mentre Gianfranco Beltrame ed Ennio Re sono stati premiati per i loro 50 anni all’interno dell’Aia.

Ad aprire le danze è stato Dante, che una volta salito sul palco, con gli occhi lucidi dall’emozione ci ha mostrato il premio a lui conferito: una pergamena rilasciatagli direttamente da Coverciano.
E non solo: il nostro grande ospite è tornato sul tema della “seconda famiglia”, ricordandoci che all’interno dell’associazione non troveremo solo consigli e supporto prima delle nostre partite, ma anche e soprattutto amicizia e affetto, valori mai come oggi così fondamentali.

Dante è un vero modello di passione e sacrificio, e di quanto queste due componenti, se unite tra loro, possano condurre a grandi soddisfazioni. La sua carriera arbitrale inizia nel lontano 1951, quando in un’Italia preindustriale e devastata dal conflitto mondiale, lui ha saputo rappresentare perfettamente il concetto di “ripartenza”: una volta designato, partiva dal suo paesino in Provincia di Udine, Pradamano, per iniziare le sue memorabili trasferte, che lo vedevano recarsi a piedi in direzione Udine, in bici, per raggiungere Cividale, o in tram, verso San Daniele o Tarcento.

Di fronte a questo grande momento, la reazione dei nostri ragazzi è stata più che mai istintiva, e a prender vita è stata un’esplosione di applausi, una vera e propria standing ovation per omaggiare non solo “i padri nobili” della nostra sezione, ma soprattutto alcuni tra i maggiori esponenti di un concetto per noi fondamentale: una volta arbitri, si è arbitri per sempre.

Aia Udine è orgogliosa di aver avuto l’occasione di premiare i nostri “padri nobili”, un esempio per le nuove generazioni, a cui auguriamo di continuare il proprio percorso con la stessa dedizione e perseveranza dimostrata dai nostri ospiti. Oggi, Dante, Walter, Gianfranco ed Ennio hanno solamente qualche anno in più, ma la loro passione non è mai cambiata: sempre presenti per l’associazione, e sempre parte di questa nostra grande seconda famiglia.

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